Il gruppo di lavoro partecipa a progetti di scavo e ricerca; collabora all’organizzazione di mostre e convegni e allo studio e alla pubblicazione di siti archeologici; organizza presentazione di libri, dibattiti su specifici temi, visite con discussione a siti archeologici, consulenza specialistica allo studio di cultura materiale barbarica.
Partecipazione al nuovo progetto di scavi e ricerche a Castelseprio (Varese), sito UNESCO – Longobardi, con il coordinamento scientifico di Gian Pietro Brogiolo, sui temi:
1) potere ecclesiastico: chiesa di San Giovanni e area a nord con torri (dir. Alexandra Chavarria Arnau, Univ. degli Studi di Padova)
2) potere civile-militare: la “casa-forte” e il suo contesto (dir. Caterina Giostra, Univ. Cattolica del Sacro Cuore – Milano)
3) possibile residenza del conte: la casa-torre (cd. “casa Piccoli”) presso S. Paolo, con fase altomedievale con attività metallurgiche (dir. Vasco La Salvia, Univ. degli Studi “G. d’Annunzio” – Chieti)
Lo studio del territorio, con prospezioni geofisiche, è svolto in collaborazione con l’Università Statale di Milano.
Archeologia Barbarica ha contribuito all’organizzazione del convegno (Ascoli Piceno, 4-6 maggio 2023), curato da Paolo Delogu e Andrea Staffa, in memoria dell’archeologa Lidia Paroli.
Comitato scientifico: Francesca M. Anzelmo, Paul Arthur, Angela Borzacconi, Gian Pietro Brogiolo, Carlo Citter, Paolo Delogu, Caterina Giostra, Marco Ricci, Andrea R. Staffa, Chiara Valdambrini.
Con il patrocinio di: SAMI – Società Archeologi Medievisti Italiani.
Il gruppo di ricerca ha collaborato alla realizzazione della mostra allestita al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e al relativo catalogo (30 luglio 2021 – 6 gennaio 2022).
Comitato scientifico: Andrea Camilli, Giulio Ciampoltrini, Carlo Citter, Marco De Marco, Caterina Giostra, Vasco La Salvia, Maria Angela Turchetti. Tra gli autori del catalogo anche: Gian Pietro Brogiolo, Federico Cantini, Marco Valenti.
Partecipazione al progetto di ricerca interdisciplinare internazionale incentrato su analisi di DNA nucleare e degli isotopi stabili (mobilità e alimentazione) di necropoli di cultura longobarda tra la Rep. Ceca e l’Italia.
Dir. scientifica: prof. Patrick Geary, Institute for Advanced Study, Princeton (U.S.A.).
Si vedano: articolo in “Nature. Communications” 2018 e volume “Archeologia Barbarica 3”.
Una collaborazione fra Università Cattolica e Università di Roma ‘La Sapienza’ coordina lo studio del sepolcreto longobardo di Povegliano Veronese (analisi archeologica, antropologica e degli isotopi stabili).
Coordinamento scientifico: Caterina Giostra, Giorgio Manzi, Maryanne Tafuri, Ileana Micarelli.
Si veda: “Nature. Scientific reports” 2020.
Una convenzione fra MAN di Cividale e Università Cattolica regola la collaborazione allo studio del sepolcreto longobardo rinvenuto in anni recenti presso la Ferrovia dalla già Soprintendenza Archeologia del Friuli Venezia Giulia.
Coordinamento scientifico: Angela Borzacconi, Caterina Giostra.
E’ in corso lo studio di importanti contesti di cultura longobarda nella pianura bergamasca. Fra i più significativi: la chiesa di Sant’Alessandro a Fara Autharena (Fara Gera d’Adda); la grande necropoli in campo aperto di Fara Olivana; il nucleo funerario familiare di Caravaggio, con camere lignee.
Contestualmente, si collabora all’attività di divulgazione presso il MAGO – Museo Archeologico delle Grandi Opere, allestito presso il Castello Visconteo di Pagazzano (Bergamo).
Coordinamento scientifico: Maria Fortunati, Caterina Giostra.
Una proficua collaborazione con la Soprintendenza ABAP per le prov. di Alessandria, Asti e Cuneo sta portando a termine lo studio e la pubblicazione della necropoli di Sant’Albano Stura, dove sono state riportate alla luce 842 tombe: la più estesa area funeraria di cultura longobarda attualmente nota in Italia.
Direzione scientifica: Egle Micheletto, Sofia Uggé.